martedì 11 novembre 2008

LIVENOW, NUOVI ORIZZONTI RELAZIONALI

Prenditi un momento per visitare il nostro sito (clicca qui a lato) e scopri tutto ciò che possiamo fare per te! Potrai così conoscere il nuovo e moderno servizio di consulenza relazionale on line via e-mail e via chat. Se sceglierai di intraprendere un percorso con noi, rimarrai sorpreso dai risultati raggiunti.
Ci piace fare il nostro lavoro con passione e dedizione. La nostra soddisfazione più grande è sapere che abbiamo contribuito a donarvi qualcosa di speciale: l'amore per voi stessi e per la vita.

In questo progetto noi ci mettiamo il cuore.
Tu mettici solo un po’ di coraggio ed entusiasmo.
Il resto lo costruiremo insieme strada facendo.

Registrati gratuitamente e senza impegno. Per noi la tua tranquillità e fiducia sono prioritarie e per questo abbiamo deciso, in via promozionale, di offrirti una prima consulenza gratuita.
Per qualsiasi curiosità o informazione puoi scriverci a: info@livenow.it
Cosa aspetti? Cambia prospettiva!

STAI AL PASSO CON I TEMPI! SCOPRI IL COUNSELING ON LINE

Spesso pensiamo al counseling come ad una relazione d'aiuto strutturata in una forma di dialogo faccia a faccia. Eppure adesso esistono consultazioni tra individui che possono anche non incontrarsi mai di persona: stiamo parlando del counseling on line (via e-mail e chat). Il counseling on line usa la telematica per rivolgersi a coloro che stanno attraversando situazioni di "piccolo disagio" e che per cause di vario tipo, non sono disposti ad incontrarsi dal vivo con un esperto. Col counseling on line non si fa terapia e non si guarisce una patologia, ma si aiuta chi ha dei problemi ad affrontarli in modo diverso e a superarli al fine di raggiungere una situazione interiore migliore. C'è chi sostiene addirittura che con questa forma di consultazione sia possibile aiutare in modo più incisivo il proprio cliente: "Il counselor filosofico inglese Tim le Bon afferma che la sua esperienza con l'e-mail counseling è stata molto buona. L'atto di scrivere gli sembra maggiormente appropriato del dialogo verbale al fine di definire argomenti e circoscrivere l'idea di qualcuno. Incoraggia sia il cliente che il counselor a cercare di lavorare più a fondo sulle rispettive risposte. Concede loro anche il tempo necessario per fare questo, quantità di tempo raramente disponibile negli incontri che si svolgono su appuntamento". Vi sono anche altri aspetti che possono incoraggiare le persone a usufruire del counseling on line: il cliente e il counselor hanno la possibilità di entrare in contatto nonostante le grandi distanze, con una piccola spesa economica; il cliente particolarmente timido è alleggerito del peso di doversi presentare di persona; per quanto riguarda il counselor in particolare, egli non è obbligato a prendere appuntamenti, tenere conto dei tempi di viaggio e affittare uno studio. Il counseling on line è ormai una realtà che sta prendendo sempre più campo! Sono due le forme in cui si può esercitare questo tipo di professione: la chat e la posta elettronica (e-mail). Fino ad ora il metodo più usato è quello dell'e-mail counseling, ma anche per la chat vi sono le possibilità per diventare un importantissimo sistema di dialogo a distanza a favore di coloro che hanno bisogno di conforto e sostegno.

CONOSCIAMO INSIEME L'E-MAIL COUNSELING

Come può il counselor capire che tipo di persona sta dall'altra parte dello schermo e quali sono gli strumenti che devono essere utilizzati per accompagnare il cliente lungo la strada del miglioramento relazionale e della realizzazione personale? Quella della e-mail è una forma non troppo spontanea di comunicazione " È un messaggio scritto e dalla sua analisi emergono tratti di personalità come per qualsiasi forma di comunicazione.L'e-mail presenta delle caratteristiche anomale, proprio perché è un messaggio "parlato", ha in sé le caratteristiche della lettera, ma al tempo stesso ricerca l'espressività' e l'immediatezza del parlato. Come può avvenire ciò? C'è la riflessione, il tempo di pausa tra ricezione e invio, ma c'è anche la possibilità di aggiungere suoni, immagini, o solo di usare interiezioni, vocalizzazioni, punteggiatura, tutto ciò che può rendere più espressivo e anche personale un messaggio. È il tentativo di descrivere delle emozioni contravvenendo alle regole grammaticali e sintattiche. (si veda "Comunicazione & Internet", Patrizia Vaccaro) E proprio da tutto ciò che può rendere più espressivo e personale un messaggio, il counselor comincia a farsi una idea sul carattere del proprio cliente che dunque (se confidiamo nella sua buona fede comunicativa), non può nascondere i tratti principali della sua personalità che anche via internet alla fine, emergono. Il counselor deve saper gestire questo rapporto via e-mail con la dovuta attenzione e usando parole, interiezioni, punteggiatura in modo tale da ispirare fiducia al proprio cliente, visto che è questo l'unico modo per entrare in relazione con lui. Il cliente infatti si aspetta di ricevere un sostegno morale nient' altro che da un insieme di frasi scritte dalle quali deve trapelare prima di tutto accettazione positiva incondizionata e una buona dose di empatia. Se a prima vista tutto questo può sembrare ridicolo e impossibile da realizzarsi, solo provando possiamo accorgerci che c'è qualcosa di magico anche nella telematica che fa si che con una tastiera sia possibile comunicare affetto e comprensione empatica. Qual è il metodo migliore di risposta del counselor? Addentrandoci sugli aspetti più tecnici che riguardano la risposta via e-mail possiamo dire che in tutti i rapporti che siano di amicizia , di lavoro o altro, si può rispondere all'intero messaggio o per pezzi. Nel primo caso si pone una maggiore attenzione a tutto il messaggio ricevuto senza soffermarsi su aspetti o frasi particolari scritte dall'interlocutore; nel secondo si tende a soffermarsi su ogni singola parte della lettera lasciando poco spazio a possibili altre interpretazioni. La risposta del counselor deve permettere al cliente di "respirare", di farlo sentire a suo agio e in grado di accogliere e eventualmente controbattere ciò che l'altro ha scritto. Dunque, una risposta all'intero messaggio sembrerebbe la miglior cosa da fare. Egli dovrebbe sì addentrarsi su ogni particolare della lettera da cui è possibile scorgere inaspettate caratteristiche della personalità del cliente, ma non deve mai lasciarsi scappare il significato generale della lettera e soprattutto il carattere del cliente così come risulta dall'intero messaggio. Soffermiamoci adesso su uno degli aspetti che giocano a favore dell'e-mail counseling: la conservazione di tutta la posta ricevuta. Questo permette al counselor di potersi soffermare quando meglio crede su quello che il cliente ha scritto nell'arco di un mese ad esempio e poter capire quali cambiamenti si sono verificati nella sua persona e come agire di conseguenza. Ma non solo. Il fatto di avere sotto controllo tutta la posta ricevuta permette anche di ricordarsi tutto quello che il cliente ha comunicato e tutto questo genera nel cliente stesso apprezzamento e voglia di continuare il rapporto di counseling on line.

CHAT COUNSELING. IL FUTURO MUOVE I SUOI PRIMI PASSI

La consulenza tramite chat viene definita come una interazione sincrona (in diretta). L'utente accede ad una stanza-chat privata nella quale interagisce col counselor per circa 50 minuti ad incontro. Questo tipo di comunicazione si avvicina molto ad una comunicazione reale, in assenza chiaramente del linguaggio non verbale. In genere si accede in chat mediante un user name e una password che vengono comunicati al momento dell'iscrizione. I giorni e gli orari degli appuntamenti vengono fissati col counselor che seguirà la consulenza. Chi desidera dunque un contatto più immediato e diretto col proprio counselor ma allo stesso tempo non può spostarsi per svariati motivi, può utilizzare con successo questa forma di counseling. Vi è quindi la sensazione di avere vicino a noi qualcuno che ci ascolta. Infatti nel momento in cui il cliente vede scorrere sullo schermo parole e frasi che sono in sintonia con ciò che ha scritto un attimo prima, vi è la naturale sensazione di essere in due nella stessa stanza: "qualcuno mi segue, qualcuno viene dietro al mio discorso, non so che faccia abbia, ma so che c'è, lo deduco dal semplice scorrere delle sue parole sul mio schermo" (questo potrebbe dire un ragazzo in cerca di conforto). Con la chat, a differenza dell'e-mail, è possibile dialogare in tempo reale, è possibile permettere al cliente di sentirsi capito sul momento e dunque nel "qui ed ora". Il counseling on line, è una realtà importante oppure è soltanto qualcosa di passeggero e superficiale? Questa forma di consulenza si sta facendo sempre più avanti perché presenta sicuramente delle caratteristiche che la rendono esclusiva e indispensabile per il raggiungimento di certi obiettivi. Infatti vi è un aspetto che il counseling on line affronta meglio di qualsiasi altra forma di counseling ed è l'approccio con un certo tipo di persone: persone che manifestano una forte timidezza. Questo aspetto del carattere spesso è la causa principale che costringe la persona timida a rinunciare ad un incontro faccia a faccia con uno psicologo o counselor o qualcuno che sia disposto ad ascoltarla. Però quando non si trova il coraggio o la forza di scaricare i propri problemi su qualcuno in grado di gestirli insieme a noi, si rischia di portarsi dietro un peso che causa grosse difficoltà nel lungo cammino della nostra vita, specialmente nelle relazioni col mondo che ci circonda. Dobbiamo quindi trovare la giusta forza che ci spinga a confidarci con una persona che sappia ascoltarci. Ma come possiamo fare tutto questo se la timidezza ed eccessiva insicurezza che ci pervade, ci blocca di fronte a questo primo passo? È un primo passo essenziale, mediante il quale si può sbloccare un meccanismo risanatore. Ecco che il counseling on line si presenta come un filtro ideale che permette di aprirsi a un confidente senza dover incorrere nell'impatto forte di un incontro dal vivo. Il cliente particolarmente timido ha la possibilità di nascondere il suo volto e i suoi connotati fisici grazie a questa forma di counseling e di portare avanti con una certa disinvoltura un dialogo profondo col proprio counselor. E in seguito cosa può accadere? In seguito può accadere che il cliente riesca a confidare cose talmente importanti da poter sciogliere tanti complessi e riuscire a emergere da una situazione di depressione o altro. Tutto può essere cominciato, portato avanti e terminato nello stesso ambito, cioè, on line. Ma il counseling on line non deve essere necessariamente sostitutivo delle classiche sedute di counseling ma può anche semplicemente avere una funzione integrativa. In conclusione, col counseling on line non possiamo esplorare gli occhi del nostro cliente, le sue espressioni facciali, il linguaggio del corpo, il tono della voce e le esitazioni, ma possiamo ugualmente condividere il suo disagio e aiutarlo a intraprendere una strada che lo riporti ad un equilibrio interiore. Una accettazione positiva incondizionata e una comprensione empatica se sono vere possono essere comunicate anche attraverso l'uso di un computer. I concetti che appaiono sul display e il modo in cui vengono esposti dicono molto della personalità del cliente e se il counselor sa essere veramente attento, può cogliere un'infinita' di informazioni su di lui e trasmettere tutta la sua comprensione e tutto il suo affetto anche con il solo uso di una tastiera.

mercoledì 5 novembre 2008

LA NATURA DEL COUNSELING ON LINE

Il counseling on line non è il counseling tradizionale. Sarebbe assurdo paragonare due cose che sostanzialmente sono diverse e che intervengono in aree diverse. Il counseling on line può sicuramente svolgere una funzione integrativa e di sostegno alle sedute classiche e può essere considerato una valida alternativa al counseling tradizionale, soprattutto perché le emozioni e le sensazioni che trapelano attraverso l’anonimato e lo scritto sono sostanzialmente diverse da quelle espresse in una seduta vis a vis.
Il Counselor on line deve avere competenze ulteriori e diverse da un counselor tradizionale. Il Counselor on line deve saper scrivere e leggere i significati fra le righe, non si possono mai perdere di vista quelle informazioni (pause, velocità di scrittura, espressioni emotive, ecc.) che ci informano sul processo in atto tra le due parti. È bene che il counselor prima di offrire una relazione di aiuto on line abbia avuto sufficienti esperienze personali per la comprensione e l'uso di strumenti come e-mail, forum, chat sia in forma scritta che vocale. È bene cioè che conosca il mondo virtuale dove opererà e che sia in grado di trasmettere almeno per quello che serve questa conoscenza al cliente.
Il counseling on line non è psicoterapia on line.
Non bisogna cadere nella trappola di considerare counseling e psicoterapia on line la stessa cosa. Indubbiamente la psicoterapia tocca aspetti molto più profondi ed è probabilmente giusto che in tal senso si nutrano ancora dubbi.
È lecito pensare che nel nostro immediato futuro ci sia il videoconsulto, già molti studi sembrano dimostrare come questa tecnica non solo si dimostri efficace ma sia anche gradita a molti clienti. Il videoconsulto si può infatti considerare una trasformazione adattiva del counseling vis a vis, e può essere spiegato come un processo comunicativo relazionale in divenire, nel quale si fa riferimento sostanzialmente alle procedure di counseling tradizionali. L’idea di confrontarci con una Intelligenza Artificiale oggi ci può far sorridere, ma forse vale il principio per cui noi dovremmo essere sempre capaci di agire secondo il meglio situazionale e pronti ad applicare le nostre tecniche di aiuto in qualunque contesto ci venissimo a trovare, e poco importa se posso guardare in faccia il mio cliente, ascoltarne solo la voce o se sono collegato a lui tramite canali telematici.

LOVE AFFAIRS IN CHAT


Perché tante persone, anziché uscire per un aperitivo o una pizza passano buona parte della loro vita davanti al monitor di un computer, a “chiacchierare” con persone sconosciute e fisicamente assenti? Un occasione, forse l’unica, per comunicare? Voglia di conoscere nuove persone? Desiderio di crearsi nuove amicizie e perché no, storie d’amore?

Racconta le tue esperienze con i “tipi da chat”, i nickname più divertenti o le situazioni più surreali...

CAMBIARE IL PARTNER

Una premessa è d'obbligo. Generalmente si ritiene che la coppia sia fondata su una diade, l'Io ed il Tu. Niente di più errato. La coppia nasce da una diade, ma per sopravvivere nel tempo necessita di evolversi in una triade: l'Io, il Tu ed il Noi. 
Il Noi è la relazione stessa, inteso come spazio di condivisione e progettualità reciproca. Senza di esso la diade o diventa una monade fusionale o permane in una dualità senza nessun fine.
Molti di noi vorrebbero cambiare i comportamenti del partner, ma è possibile?

Ritengo che possiamo cambiare il partner solo in qualche suo atteggiamento. Anzi se ci ostiniamo a volerlo cambiare otterremmo il solo risultato di farlo sentire poco capito, poco apprezzato e poco amato. Semmai il cercare di cambiare il partner nasconde una problematica di tipo relazionale che non si vuole riconoscere. A volte questa ostinazione nasconde una vera dipendenza affettiva, non si riesce a vedere il partner per quello che è realmente, ma per quello che potrebbe essere, se accettasse di essere cambiato da noi. A questo punto, soggetto del cambiamento non deve essere il partner ma la relazione stessa, salvando così, l’unicità e l’individualità dei componenti della stessa. Ed intervenendo sulla relazione si crea un processo circolare foriero di quei cambiamenti del partner che si desiderano, oltre ad avere un cambiamento anche su noi stessi. Il processo circolare è del tipo: cambia la relazione, cambiamo noi, cambia il partner, cambia la relazione.
Vorrei citare al riguardo un brano di Gibran:

“L'amore, come un corso d'acqua, deve essere in continuo movimento. Ma che cosa accade alla maggioranza delle coppie? Credono che le acque del fiume scorrano per sempre, e non se ne preoccupano più. Poi arriva l'inverno, e le acque gelano. Solo allora comprendono che niente, in questa vita, è assolutamente garantito.”

Facciamo in modo che la nostra relazione non geli e non diventi qualcosa di assolutamente garantito.

Ma come s’interviene sulla relazione e quindi sul NOI

Migliorando la comunicazione all’interno del processo relazionale. Spesso ci si lamenta che il proprio partner presta poca attenzione alle nostre esigenze , ai nostri discorsi, alle nostre richieste, a differenza di ciò che facciamo noi. Ma siamo proprio sicuri che noi gli prestiamo quell’attenzione e quell’ascolto che noi vorremmo a nostra volta. Miglioriamo la comunicazione, in tal senso. Passiamo ad un autentico interesse ed ascolto verso il partner, di tipo empatico. Prestiamogli un ascolto attento, anche in maniera non verbale, attraverso carezze, sorrisi e quant’altro.
Consideriamo il partner come il nostro migliore amico. Confidiamogli sogni, emozioni, progetti, siamo aperti e sinceri. Accettiamo l'altro così come è e non cerchiamo di cambiarlo. A questo proposito ricordiamo l’insegnamento di G.Galilei “Non puoi insegnare nulla ad un uomo, puoi solo aiutarlo a scoprire ciò che ha dentro di sé”. Inizialmente il partner rimarrà sorpreso dei nostri nuovi atteggiamenti. Probabilmente si ritirerà sulla difensiva. Noi avremo l’impressione di aver fatto un buco nell’acqua. Ma se avremo pazienza e determinazione, i frutti del cambiamento non tarderanno. E cambieranno tutti e tre i termini della relazione. Noi ed il partner cambieremo, senza grandi stravolgimenti e preservando la nostra individualità, ma soprattutto la relazione sarà cambiata, di quei cambiamenti che desideravamo originariamente nell’altro.
Il vero cambiamento avviene anche quando smettiamo di cercare di cambiare l’altro e cerchiamo di cambiare dentro noi stessi.